A belly full of wine - Romanzo

mercoledì 2 marzo 2011

Water


Piove. Da una settimana. Ed è marzo.
La primavera dovrebbe essere praticamente alle porte e invece piove senza tregua.
Ad accrescere il nervosismo ci si mette il fatto che sto aspettando un pacco con due libri di Elizabeth Goudge che ho ordinato otto giorni fa sul sito di una “libreria antiquaria” per la modica cifra di 25 euro cadauno più le spese di spedizione e ancora non arriva niente. So che se avessi trovato il tempo e il coraggio di avvicinarmi ad uno di quei banchetti di libri usati probabilmente avrei trovato questi, ormai inediti, capolavori della letteratura a 5 euro ma tant’è.


Sono tesa, ieri ho dovuto lasciare il motorino sotto l’ufficio perché a pranzo avevo comprato un praticissimo ed evoluto riduttore da water per lo Shōgun e non mi entrava sotto la copertina del liberty, una follia. In compenso è piaciuto molto al diretto fruitore e questa è stata una gran gioia.
“Pipì!” lo guarda, indicandolo, solleva il coperchio e si siede. Con pantaloni, pannolino e tutto. Poi si alza, chiude il coperchio, poi riapre il coperchio e si siede di nuovo.
E così per il quarto d’ora successivo.
E non ha ancora capito che, volendo, il congegno del futuro si trasforma in una scaletta con cui arrampicarsi sul wc di mamma e – perché no – magari lanciarsi nel bidet o direttamente nella vasca!
Per il momento ho preferito non svelare le geniali funzioni che il coso non manifesta immediatamente, per non generare una crisi emotiva da sovraccarico di sorprese ma a giorni giocherò il jolly.
Magari una sera che torno e lui è particolarmente seccato per la lontananza. Niente è più efficace per conquistarsi le simpatie di un figlio che fargli dono di un riduttore da water con scaletta incorporata. L’improvvisa consapevolezza mi confonde.

E questa è una cosa, l’altra è che devo comprare un pc. Anzi, un netbook, per l’esattezza. Un netbook è un oggetto meraviglioso che puoi infilare in borsa, è pratico, maneggevole e – generalmente – è disponibile in una gamma di colori accattivanti.
A volte sono solo neri ma, va da sé, quelli nemmeno li considero.
Ecco, una volta che avrò il mio netbook, magari rosa o violetto, capite da soli che questo blog farà il vero salto di qualità.
Intanto, forse, capirò come modificare lo sfondo preimpostato e poi decorerò il titolo con tutta una serie di disegnini deliziosi che ho già in mente.
Abbiate fiducia in me, nel mio portatile prossimo venturo e saprò allinearmi al livello di altri blog più fashion. Anzi, li scavalcherò. Assolutamente.

E questa è un’altra cosa. La terza è che sabato ho comprato una confezione di panna liquida e salta fuori che questa panna scade il 7 marzo. Vi confesso che ero convinta che la panna liquida avesse una aspettativa media di vita maggiore, tipo che la compri (e l’atto è già di per sé una dichiarazione d’intenti) ma poi per fare il dolce hai quel mesetto di concentrazione/decompressione.
Invece no; scade subito e allora il dolce va fatto per tempo. Capita che questa settimana la mia elegante metà sia in Germania quindi preparare una Torta Paradiso farcita con panna fresca (e non scaduta) sarebbe poco profittevole. Venerdì. Venerdì potrei produrmi. Farò una foto per testimoniare i miei sforzi. Una volta ho preparato una crostata ma era talmente brutta che il mio percorso dolciario non si è spinto molto oltre. Mostrata l’avevo chiamata.
Chissà se ritrovo una foto…


1 commento:

  1. http://www.google.it/images?hl=it&q=hp+vivienne&um=1&ie=UTF-8&source=univ&sa=X&ei=rJp8TZfvM9H1rAHVvKzDBQ&ved=0CCwQsAQ&biw=1280&bih=685

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