A belly full of wine - Romanzo

mercoledì 23 marzo 2011

There is a long way, between chaos and creation...


Forse non vi ho detto che la scorsa settimana ho comprato il sospirato notebook (quello di cui ho parlato nel primo post del blog).
Prendo un Dell, sul sito Dell (perché i Dell non si trovano nei supermercati…pare una canzone) e, nonostante il modello vanti un certo numero di cover dalle intriganti tonalità pastello, mi devo accontentare di un unico esemplare nero, perché quelli piacioni, misteriosamente, non sono disponibili.
Evvabbè, insomma compro, ad un prezzo competitivo secondo me e tralascio di ammorbarvi con i dettagli sulle caratteristiche della macchina in questione perché è una cosa da ulcera e io sono felice di esserne uscita. Tempo stimato per la consegna: 8/10 giorni lavorativi. Data prevista per la consegna, indicata nella mail che ricevo in automatico dopo aver scarrellato la carta di credito: 14 aprile.
Era l’11 marzo, voi capirete la delusione senza che io mi lasci andare ad imprecazioni poco adatte alla sede. Evvabbè, mi rassegno a questo stato di cose finché venerdì scorso arriva un’altra mail che mi avvisa che il pc è stato spedito con UPS e mi indica il riferimento per monitorare la spedizione. Ieri altra mail in cui mi avvisano che oggi consegneranno, miracolo, e solita stringa di codici per rintracciare la merce. Al che, sentendomi ormai prossima alla meta, vado sul sito UPS, digito il mio numero magico e mi appare il seguente specchietto.

Ora, non voglio ammorbarvi con una tipica polemica kaiseki ma…avete dato un’occhiata?
Analizziamolo insieme: il mio computer parte il 21 marzo dalla Cina, il 22 è a Shangai (che non sarebbe sempre Cina?), transita per Colonia per poi tornare a Shangai in serata, il 23 – cioè oggi – è prima in Corea, poi in Germania di nuovo, poi in Kazakistan. Ovviamente a casa mia non è ancora arrivato niente e mi sa tanto che stasera dovrò smontare i festoni che avevo appeso per festeggiarne l’arrivo.
La domanda è: lo specchietto è in realtà un codice CIA o UPS nasconde la merce nella valigia di uno stuart dell’Aeroflot, senza avvisarlo, con la segreta speranza che prima o poi passi per Roma?
Cioè, io ho pagato 29 euro di trasporto ma se la Dell Cina consegnava il mio pc a un pechinese disoccupato per farmelo recapitare in bici mi sa che arrivava prima!
E poi, aò, Dell, ma non dovrebbe partire da qualche posto in nord America?!

Vi aggiorno e mentre aspettiamo vi anticipo che nel frattempo ho comprato 2 piccole borse che sono la fine del mondo e appena le fotografo mi sommergerete di commenti per complimentarvi (pare vero: a proposito, ma un commento ogni tanto no? Ma qualcuno che legge c’è? A parte te, nonna, abbassa pure la mano, grazie!) e un paio di ballerine bianche e nere che però mi sa che sono state un acquisto un po’ precipitoso perché quelle si portano senza calze e, considerata la temperatura, aspetteranno parecchio prima di mettere il naso fuori dalla scarpiera.

Infine, ho messo un’altra pagina su questo blog su cui pubblico un mio racconto, andateeeeeee ^^

2 commenti:

  1. Anche io ho un Dell, devo dire ormai un po' vecchiotto..ma con la spedizione sono stata molto più fortunata!! I problemi con il sonno?? Risolto qualcosa, deciso di usare farmaci o no?

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  2. E come ti sei trovata col Dell? No, dai, senti solo come suona male "deciso di usare farmaci?" (che già ti immagini il pupo narcotizzato a sbavare nel lettino). Diciamo che resisto e confido nell'aria primaverile (che a me personalmente mette un gran sonno!). A proposito di aria e di Giappone: io oggi ho fatto la paranoica e me lo sono tenuta a casa...

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