A belly full of wine - Romanzo

martedì 13 dicembre 2011

I've just seen a face...

Sto meditando sulle proprietà eccitanti delle patatine fritte. Non vi fate strane idee: le abbiamo sdoganate con lo Shogun e la storia è andata più o meno così. Mangia 7 patate fritte di numero, con l’occhio brillante e svariati “mmmmm” di approvazione, dopodiché passa le ore successive come in preda a un trip allucinogeno, tra urla, schiamazzi, corse scoordinate e abbondante, copioso sudore. Sono perplessa: compro tè bianco deteinato al vapore, non gli do mai la cioccolata, dopo che un’amica ha dichiarato di aver letto che i succhi di frutta sono vasocostrittori, ho smesso pure con lo Yoga e adesso viene fuori che il gatto è patatafrittareattivo? E magari è pure colpa mia che l'ho sensibilizzato! Tremendo…

Bell’attacco di post: un incipit da vecchi tempi, alziamo un po’ il tiro (con tutto il rispetto per le patatine). Vogliamo spendere due parole sulle azioni Unicredit? So che non devo sfogare nel blog le mie ossessioni, ma il tracollo di Unicredit, in particolare, è qualcosa con cui davvero non riesco a riconciliarmi. Probabilmente perché ha coinciso con l’ingresso del Kaiseki nel dinamico mondo della borsa. L’ingresso e l'arresto direi, visto che, molto paraculescamente, ho deciso di comprarle appena prima della loro catastrofica discesa verso il maelström. E quindi sono lì, ferme, io cerco di dimenticarmele ma non ce la faccio e, che dite, proviamo a parlarne qui, tipo terapia? Magari mi passa…magari no. Come dite? Non ho studiato Economia? Certo che sì ma ce c’entra…io sono esperta di altro! Di cosa? Non voglio tirare in ballo troppi argomenti nello stesso post, ve lo spiego la prossima volta.
Come? Non ho trovato il modo di vendicarmi con chi mi ha suggerito di acquistare Unicredit? Questo potete chiederlo a Mr P.: chiedetegli in particolare dei sottilmente velenosi riferimenti  che subisce da un 3 mesi a questa parte. A metà ottobre, in un impeto di esasperazione si è anche offerto di farmi un bonifico risarcitorio. Ho rifiutato ovviamente, anche se…^^
Ad ogni modo, questo è un altro tema poco indovinato: è deprimente e inutile. Tanto Mr P. – da espertone quale si è dimostrato – l’ha detto che la borsa è ciclica. L’ampiezza dei cicli al momento non l’abbiamo approfondita ma ho deciso che preferisco non sapere.
Vorrei chiudere questa chiacchierata (di me con me stessa…a meno che qualcuno ora – OH MIO DIO! – non stia leggendo) tirando in ballo una canzone. (un'altra?!?!?! aò, il blog è mio!). Cmq, questa è bella, proprio divertente. 
Famosa? Direi di sì ma chissà, magari sorprendo qualcuno che non la conosce (vediamo chi ce casca). Vi metto il link in coda. A proposito di link, avete notato – sì! – che le ultime parole degli ultimi post erano di un colore diverso dal resto del testo? Avete capito che si trattava di link, vero? No, perché nessuno ha commentato la trovata come pazzescamente geniale quindi…mi era venuto il dubbio che l'aveste presa per un attacco momentaneo di daltonismo...


PS Vorrei spendere 2 parole sul sottile riferimento al tracollo della borsa che ho pensato di sintetizzare nell'immagine simbolica di una borsa a tracolla. Qualcuno l'aveva notato? Sì? No? Ok, taccio...

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