A belly full of wine - Romanzo

giovedì 12 maggio 2011

Black is the color of my true love's hair

Ok, ho lasciato passare un’intera settimana. Credo sia un di quei naturali momenti di flessione creativa che seguono la consapevolezza che il tuo ultimo post è stato visualizzato da 20 persone in una settimana.
Mi spiego: ieri, quando sono tornata dall’ufficio, ho trovato sotto casa una macchina in doppia fila che, con un altoparlante, sparava a tutto volume la canzone del coccodrillo (il brano, sciaguratamente noto all’universo-mondo, il cui testo recita “Il coccodrillo come fa? Non c’è nessuno che lo sa!”). Ad un certo punto si interrompeva la musica e partiva la registrazione che – con la voce dell’arrotino – invitava a comprare, alla modica cifra di 3 euro, Nino il coccodrillo che canta la canzone del coccodrillo. Appunto.
Io mi sono incantata a guardare questo disgraziato alla guida dell’auto, con un misto di divertimento e magone. Ovviamente non si è avvicinato nessuno per comprare Nino e, se avessi avuto 3 euro (ma, naturalmente, non li avevo e ho immaginato che lui non accettasse carte di credito) un cocco me lo sarei comprata io. Con buona pace del post sui giocattoli di marca.
Cmq la digressione un po’ deprimente serve per interpretare il mio silenzio settimanale: mi sono sentita come Nino, il coccodrillo snobbato dai bambini, e non ho pubblicato niente.
Poi, però, insomma: un po’ per amor proprio e un po’ per rispetto a quei 20 che – magari per sbaglio – ma il blog se lo leggono sempre, ho deciso di produrre un nuovo esilarante post. Questo.
State ridendo?
No?
Ma va?!

Stamattina mentre prendevo il caffè al bar ho origliato la conversazione tra una coppia accanto a me al bancone. Lei, alta bionda, carina, in tiro. Lui stempiato, elegante, sotto i quaranta. Il tema del dibattito era il colore della pietra su un anello al dito di lei: una tormalina rosa, a mio avviso. Comunque, lei sosteneva che fosse color amaranto, lui la guardava con gli occhi ebeti e l’aria di chi non capisce. Allora lei ha detto che era una specie di color malva. Lui ha iniziato a sudare sulle tempie scoperte e io un po’ l’ho capito. Alla fine lei, impietosita, ha  optato per un “viola melanzana” e lui, che forse una melanzana, in vita sua , l’ha pure mangiata, ha sorriso e ha smesso di sudare.
Poi ho finito il caffè e me ne sono andata. Però, in effetti, questo episodio mi è sembrato emblematico di una diatriba: perché le donne conoscono i colori e gli uomini no?
Ovvero, perché gli uomini per descrivere qualcosa usano i colori primari (sotto la denominazione di giallo, blu e rosso) e con difficoltà coprono il verde e il rosa mentre le donne, quando parlano, citano il bronzo, il pervinca, il kaki, il glicine, il grigio antracite, il carta da zucchero, il terra di Siena, spingendosi fino al lavanda, al denim, all’ocra…
Cioè, mi chiedo, gli uomini non percepiscono certe scale cromatiche o semplicemente non si prendono mai la briga di imparare i nomi dei fiori né sono geneticamente programmati per scovare similitudini accettabili tra un colore ed un elemento naturale che possa aiutare ad individuarlo?
Qual è il colore più strano in cui vi è capitato di imbattervi? Se dico che il mio vestito è color eliotropo, in quanti mi capiscono?! (qui a fianco c'è l'aiutino...)

4 commenti:

  1. Qualche giorno fa ho fatto un salto in lavanderia per ritirare un vestito consapevole di non avere con me lo scontrino, ma la voglia di ritornare a casa per quell'insulso pezzo di carta era inesistente, quindi ho deciso che sarei riuscita a riaverlo utilizzando tutta la cortesia e l'innocenza di cui sono in possesso... ( Più che un modo di porsi il mio è un istinto di sopravvivenza che ho dovuto affinare visto che dimentico in media 7 cose su 10, ma ne sono cosciente quindi ho imparato ad aggirare i problemi che ne conseguono e di solito la cosa mi riesce piuttosto bene..Anzi diciamo pure che fino ad oggi è stato un metodo infallibile!!! ) Faccio presente il fatto di essermi dimenticata la ricevuta ma, dalla mia ho il modello, la marca, il colore, il giorno e l'ora precisa in cui l'ho consegnato. Dopo qualche storia la commessa mi dice che l'unico vestito che corrisponde alla mia descrizione è CALEDON!!!!!!! Due erano le cose: o la commessa era dislessica o il mio vestito era stato profanato e riesumato di un colore che nella mia mente si è materializzato nell'immediato in un fosforescente radioattivo! Dopo un escursus di istinti omicidi avevo davanti a me il mio splendido vestito VERDE ACQUA stirato e profumato!!

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  2. C'è un Give firmato Dolce e Gabbana sul mio blog,ti aspetto:)kiss


    http://selenia-levolchanel.blogspot.com

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  3. ok... ok conosco molti colori... ma eliotropo senza l'aiuto accanto non l'avrei mai immaginato!!! Però che ne so c'è anche il blu petrolio, il verde bottiglia o l'azzurro bottiglia acqua vitasnella!!!

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  4. Grazie del commento Roberta e dello spunto sull'azzurro acqua vitasnella che è un colore che, francamente, non avevo mai considerato...ci tengo a segnalare che avevo avuto altri 3 commenti a 'sto giro ma che i domini di blogger venerdì sono collassati e me li ha cancellati tuttiiiii! in particolare, un ragazzo (maschio!) ha detto di avere gli occhi color hazel...che pioniere! ^^

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