Inizia il conto alla rovescia per il quarto
complemicio e, si sa, perchè una festa venga fuori con tutti i crismi, bisogna organizzarla per
tempo. Questo precetto vale un po' ovunque ma nel nostro Paese è oro colato, considerato che qui non abbiamo esattamente il
culto del party chic. Con questo non voglio autoproclamare chic i festeggiamenti che organizziamo noi, però vorrei dissociarmi dalla diffusissima prassi
della festa di compleanno un po’ così, allo sfascio, collocata di preferenza in un locale
affittato per l’occasione, sponsorizzata – nella migliore delle ipotesi –
dalle vetrofanie delle principesse Disney (con il dovuto rispetto) e, nella
peggiore, animata da qualche disgraziato pupazzo di gomma anni ottanta, muto e con gli occhi spiritati. Lo so che quello che ho appena scritto solleverà
un coro di buuuuu! o snob!* ma è la verità, voi lo sapete, il Kaiseki lo sa: se
così non fosse, non sarebbe così tremendamente complicato raccattare le
decorazioni adatte ad una festa a tema (chic, per l’appunto) i rinfreschi
consoni e l’intrattenimento adeguato. È la cruda realtà miei cari: l’offerta in Italia è
tendenzialmente uniformata al ribasso (della qualità e dell’originalità) con
picchi di squallore in agguato dove meno te li aspetti.
Quei disgraziati che già l’anno scorso seguivano il
blog ricorderanno che per lo Zauberflöte
Party dovetti mettere insieme (e pagare) una decoratrice, una cuoca ed un’animatrice per ottenere,
alla fin fine, qualche meringa colorata, sacchettini per i regali, due festoni con le piume,
un teatrino preconfezionato…per capirci - senza denigrare nessuno - non stiamo certo parlando del Cirque du soleil!
Quest’anno avrei anche deciso di impegnarmi di più in prima persona
(ma consideriamo che io non sono precisamente Bob the builder!) e di muovermi con più anticipo ma
ho già capito che non sarà semplice.
Il tema della festa non ve lo dico, così non vi rovino la sorpresa e
non vi creo aspettative (che sono quasi sempre nocive) però si sappia che
l’idea mia e del gatto è molto precisa e nemmeno particolarmente ricercata
(riconosco, infatti, che trovare le decorazioni per il tema Flauto Magico rappresentasse di
per sé un’impresa complessa) eppure, vi assicuro che l’offerta nazionale di
decorazioni e cibarie appropriate è non solo mediocre (di qualità) ma anche piuttosto scarsa. Che
vi devo dire: un po', evidentemente, scegliamo temi che non vanno di moda e un po', anche a volersi fare le
cose da sé, risulta inevitabile trovarsi in gravi ambasce.
Io mi chiedo: perché in Inghilterra, negli Stati Uniti…perfino in Thailandia è possibile reperire in commercio i
bastoncini di cristalli di zucchero colorati e qui il massimo che ho rimediato
è il bastoncino di zucchero di canna della farmacia dei
Camaldolesi?! Perché all’estero sono disponibili online lecca lecca di tutte le
forme, dimensioni e sfumature di colore e qui, escludendo i chupa chups, l’offerta
più personalizzata che uno trova si sostanzia in mini falli da distribuire durante gli addii al
nubilato? Sì: lecca lecca a forma di membri maschili per una serata divertente (e
di gran classe – aggiungo io) tra amiche. Ma vi pare?!
Sono un po’ perplessa e prevedo
anche grandi difficoltà per recuperare bastoncini da spiedino a forma di freccia. Fatteli da sola! Diranno in coro le mamme bricoleuses. Ma il kaiseki è una mente, non un braccio (ahimè, lo dico con tutto
lo sconforto della terra) e dopo la micidiale esperienza dei cappellini di
carta dell’anno scorso ritengo che decidere di farmi le cose in
casa sia poco utile oltre che una manifestazione evidente di mancanza di acume: perderei tanto tempo e il risultato sarebbe tanto racchio. D’altronde, anche i
professionisti hanno difficoltà ad improvvisare: l’ho capito bene quando l’anno
scorso alla richiesta di rappresentazione del Flauto Magico (già che c’eravamo…)
l’animatrice/attrice declinò, giacchè così su due piedi era in grado di allestire solo Biancaneve. E com’è?! Mi chiesi ingenuamente lì per lì, per poi scoprire
che i dialoghi di questi spettacolini a domicilio sono registrati e quindi,
ovviamente, la supertata era in grado di recuperare dal suo spacciatore di canovacci solo l'mp3 di Biancaneve. Che - onore al merito - ai bimbi piacque. Meglio così.
E ho capito anche che originale non fa scopa con tutto per la tua festa a prezzi modici quando i biscotti a forma di spada della cuochina
di dolci arrivarono a casa tutti spezzati. Eh già, perché le spade non sono
facili da scarrozzare per le malandate strade della
Capitale.
Insomma, uno fa quello che può e quello che sa. E se ha desideri che
travalicano questo confine essenziale o mette in conto centinaia di USD per la
spedizione transoceanica dei bastoncini di zucchero in cristalli o si fa piacere Ben Ten.
Chi vivrà...
* o anche solo "ma che feste frequenti?!"
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