A belly full of wine - Romanzo

giovedì 31 marzo 2011

Moon river...and me?

Sto vivendo una situazione professionalmente complessa. Intrappolata in un momento di incertezza lavorativa, mi palleggio tra decreti attuativi, vari federalismi, entrate erariali ed altre amenità, nell’attesa di individuare una collocazione più stabile e proficua. Come immaginerete, un autentico spasso, ma non è questo il punto.

Per sopravvivere a tale incongruo stato di cose, non riuscendo davvero a trovare la chiave per tradurle in giapponese (nessun commento sulle battute auto inflitte, grazie), ho deciso di dedicarmi con concretezza e slancio alla promozione del gruppo di supporto del blog. Ebbene sì, poco dopo aver dato il via a Kaiseki Style, ed applicando alla lettera i consigli che vari smanettoni di Internet hanno ritenuto di elargirmi, ho creato un gruppo su Facebook. Ora, capita che, durante una di queste sortite creative nel social network, io abbia incautamente inserito, nella sezione dedicata all’amministratore del gruppo, il sognante pseudonimo di Luna Crescente. Sia chiaro, questo è successo alla milionesima volta che mi veniva richiesto di impostare un nome per il profilo e alla milionesima volta che mi veniva rifiutato Miss Kaiseki. L’ho fatto, chiaramente, per facezia, giusto una petite provocation…sennonchè, il social network in questione - che non è spiritoso ed elastico come uno si aspetterebbe - non ha registrato il mio stato d’animo pazzerello ma ha felicemente recepito il nome, scolpendolo a caratteri de pietra nella home page del mio profilo. E da lì, via qualsiasi autorità per modificarlo ma via anche a qualsiasi presa per i fondelli dai pochi, fortemente voluti e per questo giustamente  perseguitati, fan.

Ergo, dopo aver impiegato intere, spudorate settimane per convincere 65 cristiani ad iscriversi come supporter (anzi, chi legge e non l’ha fatto potrebbe approfittarne http://www.facebook.com/MissKaiseki) ora mi ritrovo con un nome imbarazzante come uno spinacio tra i denti e con la verve nipponica di un rave party ad Amburgo. Il tutto senza prospettive di miglioramento.

Sì, mi vergogno e sì, lo ammetto, mi sento un’incapace, ma tant’è. Bisogna inoltre aggiungere – non vi voglio tacere niente - che quando si cerca il suddetto pseudonimo su fb vengono fuori centinaia di risultati (con evidenti contraccolpi anche all’efficacia, o - al limite - all’originalità della pensata) molti dei quali accompagnati da sottotitoli accattivanti (cosa che, francamente, rischia di compromettere la mia teutonica reputazione).
Come ovviare a questo delicato inconveniente? Al momento non saprei ma sono aperta a qualunque suggerimento voi, puri di cuore, vogliate graziosamente elargirmi. Alle brutte, se il progetto iniziale del pensiero giappo (che, come avrete visto, è stato mooooolto etereo, finora) va a rotoli, posso sempre improvvisare come piano b, Kaiseki Style, ovvero tarocchi e lettura della mano per telepatia internettiana.
Non sia mai che è la volta che faccio qualche soldo!

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